In questo articolo desidero proporre una serie di poesie dedicate ad un sentimento considerato comunemente "negativo", ma assolutamente umano: l'odio, in tutte le sue sfumature, cioè rabbia, ribellione, disprezzo, disinganno. Ritengo infatti che sia riduttivo proporre solo testi che parlino di sentimenti etichettati come "buoni" quali amore, rispetto, gentilezza, anche perché qualsiasi passione non può essere giudicata e ha sempre una ragione, un motivo preciso da cui scaturisce e indagare su questi motivi porta ad una migliore consapevolezza di sé. Nella stessa letteratura poetica si incontrano molto spesso testi che esprimono invettive, disprezzo, come accade in vari passi dell'Inferno Dantesco. L'uomo nella storia del resto ha cambiato le cose soprattutto quando si è ribellato al male, quando ha odiato le ingiustizie e gli asservimenti del potere, in una parola quando ha detto di NO, il No ci fa liberi, altrimenti saremmo solo marionette, macchine prive di libertà. Voglio quindi oppormi ad un'idea di poesia "politicamente corretta" e buonista, in cui solo alcuni aspetti dell'uomo possono essere espressi. E allora per una volta lasciamo perdere l'amore e................immergiamoci nell'odio!
Iniziamo da questo testo a mio avviso molto significativo e coinvolgente:
Odio le persone che parlano senza sapere niente
Odio le persone che non sanno dare valore alle parole
Perché le parole fanno male
Molto male
E quando uno non sa misurarle rischia di offendere,
ed è inutile chiedere scusa dopo,
mi dispiace ma è tutto inutile.
Odio chi è talmente presuntuoso da credere di conoscerti
Odio chi sa parlare solo per messaggio perché in faccia certe cose non te le dice mai,
odio chi si vanta di essere sincero
di essere l’unico a questo mondo che dice la verità,
può essere vero non lo metto in dubbio
ma non venirmi a dire che ascolto solo ciò che mi piace e mi fa comodo perché hai sbagliato persona,
i miei amici tu non li conosci,
tu non sai niente!
Pensi di conoscermi per quello che ti dicono
Ti sbagli tu non sai neanche chi sono!
In questo testo sono elencati praticamente quasi tutti i motivi che ci fanno provare antipatia e disprezzo per gli altri: la presunzione di sapere tutto e di essere moralmente superiori,l'ignoranza di chi non sa e vuole parlare lo stesso, l'inganno di chi dice le cose alle spalle,la vigliaccheria, la cattiveria che porta a ferire, ma soprattutto la pretesa saccente di giudicare e sentirsi migliori, come se si volesse stabilire il valore della vita altrui. Tutto questo porta ad un'avversione assolutamente legittima, perché in fondo gli altri tante volte desiderano asservirci al loro ego,sentirsi importanti, manipolarci per aver sempre ragione!
Ecco un altro testo significativo, in questo caso l'odio scaturisce da una delusione d'amore, che rivela come l'amore stesso purtroppo abbia il potere di renderci vulnerabili, dipendenti e fragili.
Credevi forse che ti avrei perdonato?
Lo sai bene, non sono capace di farlo
Credevi di riuscire a conquistarmi di nuovo?
Credevi forse di trovare un po’ di sollievo
Nello scambiare qualche frase?
Io non sono capace di dimenticare
Io non dimentico che mi ha fatto del male
Adesso sono colei che ti farà soffrire
Ora è il mio turno, la mia rivincita
Ti userò, ti ammalierò e poi ti butterò via
Come carta straccia
Ti voglio fare del male,
calpestare i tuoi sentimenti
avere un po’ di appagamento, come hai fatto tu…
io sarò il tuo incubo peggiore
e ricorda che non perdono
nei tuoi ricordi sarò colei
che ti ha strappato il cuore e l’ha fatto a pezzi
Io non sono capace di dimenticare
So essere perfida con cognizione
Io ti voglio cancellare
I traditori meritano questo trattamento
I traditori che dicono ancora che ti amano,
non meritano rispetto
Le scuse non le ho mai ricevute
Nelle mie notti insonni
Medito quale sia la punizione giusta per te,
medito solo vendetta…
Mi nutro tutti i giorni del dolore e della sofferenza
Solo il male mi dà sollievo adesso
Sono capace di fare solo questo
E per merito tuo…
Hai creato un mostro
Questo testo è molto significativo nell'esprimere come un amore possa prima illuderti e poi farti precipitare in una sofferenza assoluta che genera odio: l'odio stesso nasce dalla consapevolezza di essere stati solo una pedina nelle mani di chi ti inganna e ti usa fingendo di amarti, e si vorrebbe, per vendetta, agire in modo ancora peggiore. Ma la cosa più triste consiste nel fatto che è stato l'amore stesso a ridurti così e allora la stessa distinzione tra bene e male vacilla........
Per chi volesse approfondire il tema dell'odio nella poesia consiglio la lettura del testo "Cento poesie d'invettiva e d'odio" (Coniglio Editore), in cui vengono antologizzati cento testi di vari autori che trattano di questo sentimento.